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Legittima difesa, quali sono i limiti: le norme e i presupposti

Quali sono i limiti della legittima difesa, le norme e i presupposti da conoscere a riguardo? In genere, possiamo usare un’arma legittimamente detenuta o altri mezzi per difendere la propria o l’altrui incolumità o per proteggere eventuali beni nel momento in cui vi è chiaramente un pericolo di aggressione.

A fare chiarezza sulla legittima difesa è l’articolo 52, comma 1 del Codice Penale, che in seguito è stato modificato dall’articolo 1 della legge n. 36 del 26 aprile 2019 “Difesa Legittima”.

“Non è punibile chi ha commesso il fatto, per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio od altrui contro il pericolo attuale di una offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all’offesa.”

Quali sono i presupposti della legittima difesa?

C’è da mettere in chiaro che la legittima difesa non è in alcun modo da intendersi come vendetta, ovvero una reazione che avviene poco dopo la lesione. In genere, infatti, la legittima difesa si verifica nel momento in cui si teme una lesione. Sono due i presupposti fondamentali da non dimenticare: l’eventuale insorgenza del pericolo e la reazione difensiva legittima.

Che cosa fare quando ci si trova in pericolo?

Ci sono alcuni aspetti che, nel momento in cui si verifica un eventuale problema, passano in secondo piano. Se si teme per la propria vita o più in generale di ricevere una lesione, è bene infatti chiamare le forze dell’ordine. È un aspetto fondamentale da ricordare, soprattutto perché l’adrenalina può anche tirare un brutto scherzo. In questi attimi concitati, non è sempre facile mantenere la lucidità mentale: è pressoché impossibile, perché entra in circolo l’adrenalina.

Di certo, se c’è un ladro in casa, la situazione stressante può portare a commettere qualsiasi azione. Pianificare una strategia difensiva in tal senso vuol dire prepararsi al peggio, anche se non dovesse mai avvenire. Molte persone infatti puntano ai circuiti di telecamere da installare per aumentare la difesa della propria abitazione. Alcuni sistemi di allarme si connettono in automatico con la centrale della polizia, e non sono affatto da sottovalutare, perché si attivano da soli e possono rappresentare un aiuto concreto.

L’onere della prova della legittima difesa

Nel momento in cui si ricorre alla legittima difesa, naturalmente è importante poi valutare le prove. Generalmente questo onere incombe sul soggetto che si è avvalso della legittima difesa e che ha dunque protetto se stesso in una situazione di pericolo o altri, come parenti o amici. Sarà dunque essenziale indicare in modo totalmente trasparente e sincero i fatti, ma anche le circostanze che hanno portato alla difesa legittima.

In ogni caso, a tal proposito, è bene sapere che le prove saranno comunque sottoposte a un giudice. Sarà quest’ultimo infatti a valutare le effettive circostanze, il pericolo e l’offesa ingiusta, ma anche i mezzi di reazione e il contemperamento, arrivando infine a una sentenza.

Come può aiutare un investigatore privato?

La difesa domestica è un argomento molto spinoso, sebbene sia ampiamente trattato. Per quanto ovviamente nessuno – e mai – dovrebbe sentirsi in pericolo nella propria casa, possono verificarsi delle situazioni particolarmente gravose. In tal senso, se si ha bisogno di raccogliere delle prove a sostegno della legittima difesa, è possibile rivolgersi a un investigatore privato o a un’agenzia investigativa. Secondo la Legge, infatti, le prove raccolte nella piena legittimità possono essere presentate in Tribunale ed essere soggette anche alla valutazione del giudice, ed ecco il motivo per cui è estremamente utile richiedere un sostegno esterno.