Tempo libero

Come innestare alberi da frutto

Esistono diverse tecniche agricole per aiutare le piante a crescere meglio, in particolare le piante da frutto, così utili al sostentamento umano ma anche così delicate. Per questa categoria spesso si sceglie una pratica chiamata innesto, un’operazione delicata che consente di unire i principali tessuti di due piante simili tra loro in modo da rendere la pianta da frutto più forte.

E non solo: la tecnica dell’innesto permette di creare varietà più resistenti, meno propense ad ammalarsi e in grado di produrre frutti più gustosi. L’innesto è una pratica molto efficace per essere sicuri che le proprie piante fruttifichino in modo eccellente, e anche se si tratta di un’operazione da eseguire con cura, può essere effettuata anche da soli nel proprio giardino. Ma come si fa a innestare alberi da frutto? Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Che cos’è l’innesto di un albero e a cosa serve

Prima di scoprire come praticare l’innesto degli alberi da frutto, andiamo a conoscere meglio questa tecnica particolare. In realtà si tratta di una pratica molto semplice, in cui si preleva una parte di una pianta e la si fa crescere su un’altra pianta della stessa famiglia.

A cosa serve questa pratica? Negli alberi da frutto ha molteplici vantaggi, infatti permette di rinforzare la pianta evitando che contragga malattie, renderla quindi più forte e produrre frutta di qualità migliore. Inoltre, la pianta innestata entrerà in produzione di frutta più in fretta della pianta spontanea, aumentando la produzione.

Quando innestare alberi da frutto e strumenti utili

Per quanto riguarda il periodo dell’anno in cui effettuare l’innesto, esso varia e dipende da ciascuna pianta da frutto. In generale, però, ci sono delle finestre di tempo in cui l’operazione sembra risultare meglio, e sono il periodo tra gennaio e marzo e il periodo tra ottobre e novembre, entrambi ideali per la crescita delle piante. Una volta stabilito il periodo corretto, è necessario dotarsi di alcuni strumenti per la perfetta riuscita dell’operazione.

Per prima cosa serve un portainnesto, ovvero una pianta che faccia da base: deve avere radici forti, essere vigorosa e resistente. Poi ci serve una marza, ovvero il tessuto che dovremo impiantare: si sceglie per caratteristiche quali foglie, fiori o, nel nostro caso, frutti.

Molto importanti sono anche gli strumenti da lavoro che andremo ad utilizzare. La cosa più importante da procurarsi è un buon coltello da innesto, un attrezzo simile al coltello normale ma più piccolo e con una lama molto affilata che permetta di incidere alla perfezione. Inoltre, serve del nastro e del mastice per sigillare la cicatrice e favorire l’attecchimento della marza.

Tecniche di innesto

Esistono tre tipi diversi di innesti, ognuno dei quali varia per periodo di svolgimento e risultati ottenuto. Nei periodi invernali si usa l’innesto a spacco, ma è una tecnica molto complessa adatta solo ai più esperti. Più semplice l’innesto a marza, che prevede invece l’unione dei rami delle diverse piante. Il più utilizzato in caso di alberi da frutto, però, è l’innesto a gemma, che consiste nel prelevare una gemma da una pianta florida per inserirla su un robusto portainnesto tramite una piccola incisione. In particolare, l’innesto a gemma è consigliato per varietà come melo, pero, pesco, albicocco, susino e ciliegio.