Come coltivare la cannabis: guida pratica per principianti

La coltivazione della cannabis è diventata un argomento di crescente interesse negli ultimi anni, sia per scopi terapeutici che per uso personale.In questo articolo vedremo, passo passo dopo passo, come farlo correttamente.

Tieni presente che, sebbene il processo di coltivazione non sia troppo complesso, richiede attenzione e pazienza.

1. Scelta delle varietà di cannabis

La prima decisione che dovrai prendere riguarda la varietà di cannabis che desideri coltivare.

Esistono due principali tipi di cannabis che si differenziano per le loro caratteristiche di crescita e gli effetti che producono. La cannabis sativa è generalmente più alta, con una crescita più rapida e un effetto stimolante, mentre la cannabis indica è di solito più compatta e da effetti rilassanti e sedativi.

Varietà come la Gorilla Glue CBD e la Harlequin CBD sono scelte popolari. Entrambe le varietà richiedono una buona quantità di luce e spazio per crescere in modo sano, quindi è fondamentale garantire loro un ambiente ottimale, sia indoor che outdoor.

2. Preparazione del terreno

La cannabis richiede un terreno ben drenato, ricco di nutrienti e con un pH compreso tra 6,0 e 7,0. Puoi coltivarla in terra o in vasi, ma è fondamentale che il suolo permetta alle radici di espandersi facilmente.

Se coltivi all’aperto, assicurati che il terreno sia privo di inquinamento e di sostanze chimiche nocive. Se coltivi in casa, assicurati che il substrato sia adeguato, come un mix di terriccio leggero, torba e sabbia.

3. Semina e germinazione

Per avviare la coltivazione, puoi scegliere di partire dai semi. La germinazione avviene meglio in un ambiente caldo e umido. Puoi mettere i semi tra due fogli di carta umida o utilizzare un kit di germinazione per garantire che la pianta inizi a crescere nel modo migliore possibile.

Una volta che i semi germogliano e diventano piantine, puoi piantarli nel terreno o nei vasi, assicurandoti che abbiano spazio per crescere senza restrizioni.

4. Cura e manutenzione delle piante

Durante la fase di crescita, le piante di cannabis richiedono un’attenzione costante. La cannabis ha bisogno di luce abbondante, quindi se coltivi indoor, una lampada a spettro completo è una scelta ideale. Le piante necessitano di almeno 18 ore di luce durante il periodo vegetativo e di 12 ore durante il periodo di fioritura.

Inoltre, il livello di umidità e la temperatura sono fattori cruciali. Le piante di cannabis prosperano in un ambiente con temperatura tra i 20 e i 28 gradi Celsius e un’umidità relativa tra il 40% e il 60%. Monitorare questi parametri è essenziale per evitare malattie o stress alle piante.

5. Potatura e lollipopping

Man mano che la pianta cresce, sarà necessario potarla per permettere una migliore circolazione dell’aria e un’illuminazione più uniforme. Il lollipopping è una tecnica che consiste nel rimuovere i rami inferiori che non ricevono abbastanza luce, concentrando così l’energia della pianta sulle cime più forti e produttive.

6. Raccolta e essiccazione

Il momento della raccolta è cruciale per ottenere il miglior prodotto possibile. Quando le cime sono mature e resinosi, è il momento giusto per raccogliere. Dopo la raccolta, le piante vanno essiccate in un ambiente ventilato, fresco e buio per preservare i cannabinoidi e i terpeni.

7. Conservazione

Una volta essiccata, la cannabis va conservata correttamente per mantenere freschezza e qualità. Puoi utilizzare contenitori ermetici per evitare l’esposizione all’umidità e alla luce diretta, che potrebbero compromettere i principi attivi della pianta.

La situazione legale della cannabis in Italia

E’ importante infine ricordare di verificare le normative locali prima di esercitare pratiche di questo genere. In particolare, in Italia la situazione è in divenire, con il Decreto Sicurezza 2025 (D.L. 48/2025) che a partire dal 12 aprile 2025, havietato anche la coltivazione, oltre alla lavorazione e alla vendita delle infiorescenze. Tuttavia sono diversi ricorsi presentati da parte degli imprenditori di settore e la recente pronuncia della Cassazione, che dichiara incostituzionale la legge, ha ridato speranze a chi opera nel settore che ci possa essere un’imminente svolta che riporti alla liberalizzazione.